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Siamo a Gennaio, abbiamo detto che è indispensabile fissare gli obiettivi per far crescere la nostra azienda e allora già vi vedo, tutti a pensare a obiettivi pazzeschi, riuniti con i vostri collaboratori a stendere il vostro piano di azione per conquistare il mondo.
E fin qui tutto bene, ma… attenzione alle trappole!
Un obiettivo, per essere centrato e realizzato, deve avere determinati requisiti altrimenti, da strumento utile per crescere, diventa strumento di confusione e perdita di tempo ed energie.
Lui è quello che ci dice che pensare è faticoso perché la sua indole non è quella di migliorarsi ma quella di sopravvivere, quindi toglierlo dalla sua “zona comfort” per costringerlo a “pensare” è già un buon risultato.
Poi ci dirà “ma chi te lo fa fare?” “tanto non serve a niente, stai solo perdendo tempo”
Per superare questo ostacolo devi chiederti che cosa ti muove, perché lo fai, qual è la motivazione forte.
Scrivitela nel desk del cellulare, nella parete del tuo ufficio, dove in ogni momento tu la possa vedere. Falla diventare la cosa più importante da fare evitando di farti subissare dalle piccole cose “urgenti”.
Sono tutti quelli che in qualche modo dovresti fare lavorare in maniera diversa costringendoli a cambiare per fare quello che non hanno mai fatto prima.
Il tuo dipendente ti dirà “ma perché dobbiamo cambiare?” “Abbiamo sempre fatto la stessa cosa e questa ha sempre dato dei risultati”.
Molto probabilmente non sono ancora al corrente di quella che è la tua visione dell’azienda e di dove hai deciso di andare.
Questo infatti trasmette sicurezza e
Quindi, rendi i tuoi collaboratori partecipi della tua visione e pianificala con loro affinché diventi anche la loro.
Questi sono alcuni casi di obiettivi mal formulati: PERCHÉ ? Lo vediamo.
Intanto eliminiamo il condizionale, il “vorrei” non esprime sicurezza e lo sostituiamo con un bel futuro: “aumenterò”, che esprima certezza e sicurezza.
Poi riformuliamo questi obiettivi per renderli performanti:
In questo modo l’obiettivo assume un carattere SPECIFICO e non generico, dice poi che cosa voglio e non cosa non voglio, quindi è formulato in POSITIVO.
Misurabile vuol dire che devo avere l’obiettivo sotto controllo per misurarne il trend, quindi dopo tre mesi a che punto sono? Al 10%? devo effettuare azioni correttive o va bene così? E dopo sei mesi? 9 mesi?
La differenza che passa fra un sogno ed un obiettivo è che i sogni non hanno una scadenza ma gli obiettivi si. Quindi segnate una SCADENZA in grande nella vostra agenda come data di realizzazione dell’obiettivo. Potrebbe essere utile fissare delle scadenze intermedie per meglio arrivare al traguardo finale.
E’ vero che quello che realizzabile per qualcuno non lo è per un altro quindi questo requisito deve essere verificato in riferimento alla propria persona e al contesto in cui si esprime. Se sei un musicista e il tuo obiettivo è di andare sulla luna magari la cosa potrebbe non essere così realizzabile. Quindi un esame delle risorse, degli strumenti e delle competenze di cui disponi ti darà il quadro della tua reale possibilità di centrare l’obiettivo.
E’ utile capire in quale modo il nostro obiettivo impatterà sull’azienda, in termini di economicità, di processi o di ottimizzazione delle risorse umane ecc…
Quindi il nostro obiettivo deve essere RILEVANTE.
Parliamo del fatto che tutte le azioni che fai per raggiungere il tuo obiettivo non devono danneggiare te o quelli che ti stanno vicino. Quindi: se il tuo lavoro ti impegna dodici ore al giorno, magari i tuoi figli, tua moglie, non saranno troppo felici della tua mancanza ed il rapporto familiare potrebbe risentirne.
Se il raggiungimento dell’ obiettivo si traduce in turni stressanti per i tuoi collaboratori, stai minando il tuo rapporto con loro e quindi il clima aziendale.
Per chiudere, è utile che l’obiettivo ti entusiasmi, ti renda orgoglioso/a, e un po’ ti spaventi. Ogni obiettivo infatti rappresenta una sfida che mette alla prova le nostre resistenze e potenzialità.
Ultimo consiglio è quello di visualizzare l’obiettivo come se lo aveste già raggiunto.
Il nostro cervello infatti con una immagine nitida del risultato finale è molto più stimolato e motivato a superare gli ostacoli e trovare tutte le soluzioni possibili per la realizzazione dell’obiettivo. Ma se il nostro cervello ha una immagine sfuocata, confusa di quello che intendiamo raggiungere, diminuiscono di gran lunga le possibilità di ottenere un risultato positivo.
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